martedì 19 febbraio 2008

Le figurine drogate



Mio padre affrontò la tratta Napoli-Roma, nella mischia assonnata dei pendolari stanchi, solo per essere in mezzo al mucchio di gente che lanciava le monetine a Craxi. Mia madre guardò tutti i telegiornarli per vederlo, ma non ci fu niente da fare. Io mi lamentavo, volevo vedere Ambra, la sigla di inizio di Non è la rai, ma anche per me non c'era niente da fare.
Così persi il tempo sistemando i ciondoli a forma di ciucciotti, le molle colorate che scendevano le scale e le figurine drogate, scampate al blitz di polizia e professori che le fecero sparire tutte. Ero tra i pochi a conservarne ancora un paio. Erano figurine brutte, ma ero l'unico a possederle e questo un minimo di valore doveva avercelo.
Fuori scuola c'era stato un casino pazzesco per prenderle. Davano figurine gratis e la calca era degna di un concerto dei Pearl Jam. Con quelle vinsi a mignolino dieci figurine di Beverly Hills 90210, per poi perderne sette a schiaffetto - ero uno schifo a schiaffetto, mi fregavano sempre.
Quando mia madre si arrese all'assenza di mio padre alla tv, la televisione fu mia. Mary era bellissima, se la tirava da morire e se lo faceva voleva dire che poteva permetterselo. Romina cantava una canzone e, infine, c'era lei, Ambra, che riceveva telefonate da casa e mi ricordava la mia amica Mara, che però era bionda. Spensi la televisione e feci le frasi di grammatica.
La Democrazia Cristiana (soggetto) ha rubato (predicato verbale) i soldi (complemento oggetto) agli italiani (complemento di termine).
Il giorno dopo la maestra mi chiese cosa significava quella frase. Io dissi che Craxi era un ladro e lei non ritenne opportuno fare altre domande. Interrogò Carmine, l'evangelista della classe, che non aveva fatto i compiti e per giustificarsi profetizzò che conservavo ancora delle figurine drogate.
Sbigottimento.
E poi un nuovo blitz, con tanto di perquisizione dell'invicta. Risultato: 20 figurine dei calciatori, 25 figurine degli Sgorbions, tre di Berverly Hills e 4 figurine drogate. La pena: il giorno dopo fui accomapgnato a scuola da mio padre, che era troppo stanco per ascoltare la maestra e non riusciva a non pensare a quando il suo gettone telefonico aveva colpito Craxi, che si era portato la mano alla fronte, perchè quel pezzettino di metallo doveva avergli fatto parecchio male.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

xké evangelista?
sibel

Unknown ha detto...

oooow.... carinisssimo

Anonimo ha detto...

Craxi era del Partito Socialista.
Comunque bel post.

Anonimo ha detto...

ehi??ciao umbe, cm stai